Contano di più i fatti o i numeri? In questa storia tutti e due: anzi, i numeri completano i fatti e danno loro ancora più importanza e significato. In questi ultimi giorni, presso il nostro Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Romans d’Isonzo, una struttura da sedici posti, che rientra nella tipologia della cosiddetta accoglienza diffusa – piccoli centri con numeri ristretti di ospiti – è stato toccato un piccolo record. Infatti, sette delle persone accolte, sulle tredici attualmente ospitate presso il centro, sono inserite in percorsi lavorativi regolari. Sei di loro – 5 richiedenti asilo e un rifugiato – sono attualmente impiegati in diversi ambiti, dalla logistica, alla produzione, al confezionamento, presso varie aziende del territorio. Il sesto, invece, titolare di protezione sussidiaria, sta svolgendo un tirocinio formativo come aiuto cuoco, presso il ristorante di un albergo. Sono numeri significativi che raccontano tanto, smentiscono luoghi comuni e, se letti con un po’ di approfondimento, creano le basi per un circolo positivo di fiducia reciproca. Sette su tredici, infatti, non è un’eccezione: è un grande numero, cui si è giunti non per caso o per fortuna, ma grazie a condizioni e presupposti imprescindibili. Una di queste è sicuramente la lingua. […]